via pietro colletta 70 adriano pezzano
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La foto sovrastante, scattata a Milano, Porta Romana, Via Pietro Colletta 70, ritrae il condomio di lusso dove Adriano Pezzano ha comprato un quadrilocale nel 2018 pur dichiarando, in regime di mendacio giudiziario e calunnia (da personaggio in odore di mafia), di essere povero e lavoratore precario ! Egli è nipote del 'ndranghetista Pietrogino Pezzano (condividendone gli stessi contatti con la 'ndrangheta e logge massoniche come la Ungheria!)
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INSERTI DI AGGIORNAMENTO AGOSTO 2022

NELLA FOTO, SOPRA A SINISTRA, ADRIANO PEZZANO (NIPOTE DI PIETROGINO PEZZANO, A SUA VOLTA SILURATO DALLA DIRIGENZA ASL 1 MILANO, NEL 2011,  PER CONTATTI CON LA 'NDRANGHETA DEI CAPISALDI DI DESIO E BUCCINASCO, GLI STESSI CHE ADRIANO PEZZANO CERCO' DI INSERIRE, NEL 2012, NEGLI APPALTI TRUCCATI DEL TRIBUNALE DI MILANO). RESIDENTE A MILANO, DA CIRCA 15 ANNI, (FALSAMENTE DICHIARATOSI MILANESE IN ARTICOLI FAKE NEWS PUBBLICATI VERSO LA META' DI GIUGNO 2022, A PARTIRE DA IL GIORNO (IN MENDACIO DICHIARA DI AVER FATTO CONDANNARE GOOGLE PER NON AVER RIMOSSO LINK CHE DENUNCIANO IL RISCHIO MAFIA DI TALE PERSONAGGIO, DICHIARAZIONI FALSE IN QUANTO IL DIRITTO ALL'OBLIO NON SI LIMITA AI LINK CHE PEZZANO NON GRADISCE MA ALL'INTERA SUA PRESENZA NEI MOTORI DI RICERCA, FAKE NEW CHE DIMOSTRA LA NATURA FALSA, DIFFAMATORIA, CALUNNIOSA E IN ODORE DI MAFIA DEL MEDESIMO E DEI GIORNALISTI, AFFILIATI 'NDRANGHETISTI, COME SERGIO NERI), IN VIA PIETRO COLLETTA 70. NATO DA  PARENTI DI 'NDRANGHETISTI (LE SOMIGLIANZE FISIOGNOMICHE TRA ZIO E NIPOTE SONO NOTEVOLI), IN BISBOCCIA CON LA POLIZIA DI STATO ... IN APPALTI DEGNI DI INDAGINE  (LOGGIA UNGHERIA TRIBUNALE DI MILANO, LE PRJNCIPALI FIGURE, STORARI, RAMONDINI, COLACICCO, SICILIANO, ROBLEDO, ETC...).

DA ACCERTAMENTI RECENTI, ANCHE EFFETTUATI DA ALTRI AUTORI INTERNET A CONOSCENZA DEI FATTI, EMERGE CHE TALE SOGGETTO (CHE SI DICHIARA, IN ARTICOLI GIORNALISTICI FALSI DELEGATI DAL MEDESIMO A VARIE TESTATE GIORNALISTICHE, A PARTIRE DA IL GIORNO DI SANDRO NERI VERSO IL QUALE PENDONO SOSPETTI DI RELAZIONI CON LA 'NDRANGHETA) UN FANTOMATICO CONSULENTE INFORMATICO DEL TRIBUNALE DI MILANO,  DAL 2007, SENZA CHE ESISTANO AZIENDE, IN APPALTO, CHE FORMALIZZINO LA SUA PRESENZA E SENZA ALCUNA REGOLARIZZAZIONE APPALTISTICA E SENZA ALCUN MANDATO MINISTERIALE CHE AUTORIZZI QUESTO SOGGETTO PARENTE DI 'NDRANGHETISTI, AD OPERARE CONFIDENZIALMENTE A FAVORE DI MAGISTRATI, BYPASSANDO LE POLIZIE GIUDIZIARIE.

DA QUANTO EMERGE, EGLI OPERA ABUSIVAMENTE COME HACKER "ETICO" (NON ESISTONO NE' AZIENDE NE' SOCIETA' INDIVIDUALI CHE GIUSTIFICHINO LA SUA PRESENZA NEL TRIBUNALE) OPERANDO SIA COME SPIA DA REMOTO VERSO UTENTI IN TERRITORIO ITALIANO, SIA COME SPIA INTERNAZIONALE (VERSO INFORMATORI APPARTENENTI ALLE AGENZIE DI SPIONAGGIO RUSSE, NEI FATTI ADRIANO PEZZANO HA CONTATTI CON SPIE RUSSE CHE STANNO DESTABILIZZANDO ECONOMIA E POLITICA ITALIANA A FAVORE DELLA ELEZIONE DI PARTITI FASCISTI COME LEGA E FRATELLI D'ITALIA ED A FAVORE DEL BOICOTTAGGIO DEI FINANZIAMENTI PNRR PER LA TRANSIZIONE ECOLOGIA).

PUR NELLE VESTI DI UNA SORTA DI FACCENDIERE (PONTE TRA 'NDRANGHETA, POLITICI DI FORZA ITALIA, LEGA, FRATELLI D'ITALIA, AZIENDE E MULTINAZIONALI, POLIZIE GIUDIZIARIE) E MAGISTRATI (PUBBLICI MINISTERI E GIP) DEL TRIBUNALE E PROCURA DI MILANO. LA SUA FIGURA E' "IN NERO" NON ESSENDO FORMALIZZATA DA ALCUN CONTRATTO SUBORDINATO A GARE D'APPALTO. 

NEL SUO PROFILO LINKEDIN NON APPAIONO AZIENDE DI CYBER SECURITY PER LE QUALI, ADRIANO PEZZANO, POSSA CONFIGURARSI COME CONSULENTE REGOLARMENTE INGAGGIATO (TRAMITE GARE D'APPALTO) PER I MINISTERI DELL'INTERNO E DI GIUSTIZIA. IL SUO RUOLO RISULTA ABUSIVO (NEL SUO CASO NON SI POSSONO NEMMENO APPLICARE I PRINCIPI NON LEGALI DELL'AFFIDAMENTO FIDUCIARIO, IN QUANTO OCCORRE L'ESISTENZA, COME REQUISITO MINIMO, DI UNA SOCIETA' DI SERVIZI INDIVIDUALE, AL PEZZANO NON RISULTANO INTESTATE SOCIETA', NE OGGI NE MAI).

PERTANTO NON FIGURANO SOCIETA' INDIVIDUALI INTESTATE AL MEDESIMO. IL RUOLO DI ABUSIVISMO E' AGGRAVATO DAL FATTO CHE EGLI OPERA COME HACKER PER CONTO DI MAGISTRATI MASSONICOMAFIOSI  A LORO VOLTA SOSPETTI DI RELAZIONI E AFFILIAZIONI CON LA 'NDRANGHETA.

L'AZIENDA  DELLA QUALE SI DICHIARA DIPENDENTE (DEDALUS SPA DI FIRENZE) NON OFFRE SERVIZI DI CYBERSECURITY E NON HA ALCUNA RELAZIONE CON LA PRESENZA DEL PEZZANO NEGLI AMBIENTI GIUDIZIARI DI MILANO (CORSO DI P.TA VITTORIA E VIA SAN BARNABA) CONFIGURANDO LA DEDALUS SPA COME UNA COPERTURA CHE IL PEZZANO SFRUTTA PER GIUSTIFICARE RUOLI ILLEGALI E CRIMINALI (HACKERAGGIO) AL SERVIZIO DI MAGISTRATI IN ODORE DI MAFIA. 

ALTRESI' EMERGE CHE IL PEZZANO, IN OGNI CASO, NON PUO' INTERAGIRE CON FIGURE GIUDIZIARIE ESSENDO SUBORDINATO ALL'OPERATIVITA' DELLA POLIZIA POSTALE, IL CHE RENDE IL SUO RUOLO CONFIGURABILE COME UNA VERA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE IN CONCORSO CON VARIE FIGURE GIUDIZIARIE... (ED IMPRENDITORIALI, DALLE RICERCHE EMERGE ANCHE UNA COMBUTTA AFFARISTICA CON PERSONAGGI DELL'AZIONARIATO FACEBOOK, ALCUNI SITI INTERNET COME MILANOBARONA.MYBLOG.IT DENUNCIANO CONSORTERIE D'AFFARI ESISTENTI TRA I PEZZANO E PERSONE CORRELATE A FACEBOOK ITALIA E AMBIENTI UNIVERSITARI COME LO IULM, TRA I VARI, STEFANO TOSI, MAURIZIO COLOMBINI, GABRIELE DELL'OGLIO, SERGIO CODAZZI E LE CONSORTERIE EDIZILIE E IMMOBILIARI DI MILANO) SENZA CONSIDERARE CHE I LEGAMI DI PARENTELA NON PERMETTONO RUOLI DI COLLABORAZIONE MINISTERIALE PER MAGISTRATURE E POLIZIA... 

TUTTAVIA OPERA INDISTURBATO (RECANDO DANNI NOTEVOLI A PERSONE E COSE, TRAMITE CALUNNIE, DIFFAMAZIONI, LICENZIAMENTI, PROCESSI FARSA, PUBBLICO LUDIBRIO NEI SOCIALNET, LISTE DI PROSCRIZIONE, PROCESSI E SENTENZE PILOTATE TRAMITE TANGENTI) DAL 2007. 

CI SI DOMANDA CON QUALE FONDO BANCARIO VERREBBE PAGATO, L'ADRIANO PEZZANO, DAL 2007,  PER TALE ATTIVITA', CONSIDERANDO CHE EGLI SAREBBE UFFICIALMENTE DIPENDENTE DELLA DEDALUS SPA, CON RUOLO COMMERCIALE... RUOLO CHE A RIGOR DI LOGICA APPARIREBBE SOLO UNA COPERTURA CHE SOTTENDEREBBE ATTVITA' DI CRIMINI INFORMATICI E SPIONAGGIO REMOTO, ANCHE INTERNAZIONALE, E VERSO SUPERPOTENZE COME RUSSI E CINA.
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https://redazionelastampa-diffama.weebly.com/


... Quando alcune genealogie  di certi personaggi (Pezzano PietroGino) e politici frequentanti  ambienti simili diffamano e massacrano cittadini che hanno denunciato persone e fatti di mafia, diffamazioni a mezzo stampa ed internet a danno di coloro che ne hanno denunciato presenza, esistenza e fatti !
Se qualcuno volesse sapere del come e del perche' un diffamatore/calunniatore seriale (che ottiene condanne dichiarando il falso come parte offesa e pubblicando articoli giornalistici diffamatori dove dichiara di essere un Santo quando non lo sarebbe e dichiara falsità) come Adriano Pezzano, nipote del 'ndranghetista PietroGino (Milano, Via Pietro Colletta 70, quadrilocale di lusso per uno che nell'udienza del 14 Febbraio 2017 al Tribunale di Lecco dichiaro' di essere precario e di essere vittima di diffamazioni che lo hanno costretto a cercare lavoro coi siti cercalavoro... ma che fa i viaggi all'estero 4 volte l'anno e vive in appartamenti dove verranno realizzati i villaggi Olimpici a Milano Porta Romana)  commetta azioni di falsa testimonianza sotto giuramento per ottenere condanne di innocenti... aprire il codice di incorporamento sotto allegato . Il diffamatore Adriano Pezzano fece pubblicare un articolo giornalistico diffamatorio e delego' Pietro Planezio, Quinto - Genova, Via Antica Romana di Quinto 11 interno B di postare, su Yahoo, risposte diffamatorie a danno di Claudio Larghi, linkando articoli giornalistici diffamatori. Pietro Planezio è pregiudicato e autore di reati dagli effetti penali di notevole gravità. Adriano Pezzano, grazie alle sue amicizie con la Polizia di Stato, Destra Salviniana (e berlusconista) e magistratura, riesce a non essere mai indagato, processato e condannato ribaltando il ruolo di imputato  a quello di vittima che denuncia, fa processare e condannare chi lo denuncia.

https://www.facebook.com/adriano.pezzano/posts/10219160861562657
... per capire, non solo chi sia tale "signore" (nipote di PietroGino, noto esponente della 'ndrangheta, con analogo cognome tipicamente calabrese e non friulano) ma anche a cosa si sia ridotta la Polizia...(rappresentante di uno Stato corrotto e criminale sino al midollo). Chi dovrebbe essere sorvegliato e condotto ai programmi di servizio sociale, controlla e sorveglia abusivamente coloro che ne denunciano parentele e presenza negli appalti ad affidamento diretto per i Ministeri dell'Interno e della Giustizia.
Tale personaggio è protetto dalla magistratura (marcia), dalla marcia Polizia Postale, da informatori e spie politico giudiziarie pregiudicate come Pietro Planezio, Pino Zarrilli, Eva Polak e dai servizi segreti italiani. Pietro Planezio, Pino Zarrilli ed Eva Polak beneficiano di manipolazioni illegittime dei pagerank di Google (Pezzano rimuove le indicizzazioni di siti come questo che denunciano le azioni di tali personaggi).


Qualche calabrese (che da sorvegliato è diventato sorvegliante e che al posto di essere in progetti di riabilitazione detta legge nei Tribunali e nelle Polizie) che vive in zona Porta Romana a Milano...magicamente, dopo aver letto gli aggiornamento del 14/11/19  di questo sito, web in rete da 1 anno e 3 mesi,  sito rimosso dagli indici di Google da "qualcuno" (si sospetta Adriano Pezzano, nipote di Pietrogino), escluso dai directory indicizzati di Google... dopo molti mesi il medesimo sito sarebbe "miracolosamente" riapparso nella parola chiave Claudio Larghi (non appare nelle parole chiave Pino Zarilli... anzi appariva ma qualcuno che risiede in Porta Romana a Milano, appartamento di lusso ... malgrado si dichiari un povero lavoratore precario...   ha rimosso lo spider per questo sito   (parola chiave Pino Zarilli, idem per Eva Polak). Fenomeni simili si riscontrano, da anni, per le parole chiave Pietro Planezio  (un altro soggetto pregiudicato sino al midollo osseo che  col fisco deve avere più di qualche problema e che beneficia di potentissime protezioni politiche e massoniche), soggetto ultra ottantenne che con ambienti fascisti di estrema destra Lega e Fratelli d'Italia ci va a nozze e ci mangia (ad uffo) da decenni, ottenendo protezioni giudiziarie e fiscali... , pur pluripregiudicato, lavora per la Polizia come Pezzano Adriano, che bazzica la DIGOS (dove ha molti amici che lo favoriscono nella sua "professione" insieme a vari politici come Gallera e la Brambilla e lo stesso Maroni per non parlare di Fontana e Salvini, entrambi al gioco dei servizi disinformativi e di "intelligence" ...come tutti sanno da decenni).

In questo sito vi sono contenuti dei fatti (di rilevanza  penale molto  grave) riguardanti:
Adriano Pezzano, nella veste di  noto diffamatore di Claudio Larghi , un Pezzano che si è abbandonato, in questi anni, ad un impianto diffamatorio senza precedenti in Italia (prova gusto e piacere ad esporre  al pubblico ludibrio coloro che ne denunciarono le genealogie e la presenza in uffici, ruoli e poteri totalmente incompatibili con la storia della sua famiglia... un pergonaggio che negli anni ha provato piacere a diffamare coloro che lo smascherarono... un personaggio accomunato, in sospetta associazione per delinquere, con Pietro Planezio e le spie neofasciste politico giudiziarie Pino Zarilli e Eva Polak (la ducessa di Montecatini Terme che ha terrorizzato l'intera Toscana tra minacce, violenze, calunnie ... idem per il compagno di merende Zarrilli...)... la Polak sin dal 2012 scriveva in Facebook che era sua intenzione querelarmi per presunti scritti contro Maroni Roberto, un compagno di merende del gruppetto elencato... e cosi' fece insieme al ruffiano della Polizia Postale Pino Zarrilli in parallelo con Pezzano e Planezio (un quadrivio di ruffiani  delle Polizie marce e corrotte piu' criminali dei criminali che sarebbero ben pagati per combattere... che spiano cittadini italiani abusivamente con l'utilizzo di dispositivi informatici e di intrusione vari).
La Polizia Postale ha un ruolo primario nei reati sopra elencati e imputabili ai personaggi citati  veri ruffiani della Polizia Postale ed al cospetto di politici come Salvini, Maroni, Berlusconi, Meloni, etc...).

Come noto Adriano Pezzano è tecnico informatico (piu' che tecnico uno smanettone di software spia) della sicurezza per conto del Tribunale di Milano e del Ministero di Giustizia (in sintesi un soggetto che  al posto di essere sorvegliato... sorveglia... un soggetto che dovrebbe essere sorvegliato dall'autorità giudiziaria che invece... pur essendo incompatibile penalmente con funzioni DIA-DDA, indaga, piu' o meno abusivamente, cittadini che denunciano fatti di mafia, corruzione e ladrocini vari).
Egli è ufficialmente un "perito di perquisizione remota di computer e cellulari su commesse d'appalti vinti per il Ministero di Giustizia" (non molto dissimile da quelli che diffondono malware e trojan su appalti per il Ministero di Giustizia, come recentemente visto in una  tramissione di Report) che probabilmente, oltre ad essere  al servizio in subappalti Ministero Interno e Giustizia, opera  anche per DIGOS e  Servizi Segreti ... e quando ha gli eccessi di adrenalina spia anche abusivamente.

Malgrado qualcuno (facile indovinarlo, vedesi i nomi di cui spora) abbia scritto, in rete,
(a questo indirizzo internet) https://sconfinamento.wordpress.com/2016/02/19/lady-dentiera-e-il-suo-doberman/
la diffamazione che Claudio Larghi sarebbe parente del boss della 'ndrangheta Pietrogino Pezzano, in realtà,  queste accuse (e questo problema) andrebbero rivolte all'Adriano Pezzano di Milano,  Via Pietro Colletta 70 in questione (nipote del boss 'ndranghetista Pietrogino Pezzano, come egli vantava quando era Manager in un appalto ASL 1 Milano... del resto hanno lo stesso cognome). Il diffamatore seriale  in questione, Adriano Pezzano, risiede a Milano, Via Pietro Colletta 70, soggetto che nelle deposizioni si dichiara povero sotto occupato che invia curriculum per cercare lavoro ma che nel Giugno 2018 ha acquistato un appartamento di lusso in una zona semicentrale di Milano.

Adriano Pezzano pur appartenendo ad una famiglia con un soggetto noto per appartenenza ndranghetista (malgrado qualcuno abbia scritto che Claudio Larghi e non lui sarebbe parente di tale Pezzano Pietrogino), opera come "esperto di sicurezza informatica"  nella pianta organica del Tribunale di Milano e del Ministero di Giustizia (e pare anche per appalti sanitari regionali e nazionali).

I "periti" del Ministero  (lui lo sarebbe pur non potendo per questioni note) alterano le indicizzazioni di Google per occultare siti scomodi o per esaltare siti diffamatori (A. Pezzano è sospettato di violare i pagerank di Google a scopo diffamatorio e di denigrazione a danno di Claudio Larghi, ovvero colui che ne segnalo' la presenza in appalti istituzionali sin quasi un decennio fa).

Si ricorda, a tutti,  che Pezzano Adriano, nella deposizione presso il Tribunale di Lecco del 14/2/17, in assenza della controparte Claudio Larghi a causa di un doloso difetto di notifica UNEP (che gli permise di non avere una deposizione nella quale si sarebbero esposte e contestualizzate le motivazioni che lo abbinano al grado di parentela di Pietrogino Pezzano), dichiaro' (mentendo) di ignorare chi fosse Pietrogino Pezzano sostenendo che tale ex dirigente ASL 1 Milano era a lui totalmente sconosciuto (i Pezzano Adriano e Pietrogino erano, invece,  nell'ASL 1 Milano nel periodo Gennaio-Marzo 2011 ed il primo andava a dire di essere parente del secondo, quando questi era dirigente ASL1, poi cacciato a calci nel sedere per l'appartenenza alla ndrangheta... poco tempo dopo anche l'altro Pezzano spari' da quella sede...).

Come accennato, nella deposizione presso il Tribunale di Lecco, Adriano Pezzano dichiaro', mentendo, che  il parente che porta il suo stesso cognome, non lavorasse in tale Direzione Generale ma bensi' ad una filiale Milano 2 di Magenta... questa menzogna taglia la testa al toro sulla "sincerità"... dell'Adriano Pezzano (che opero', nel 2011, per circa 3 mesi,  nella stessa sede lavorativa dell'altro Pezzano, ovviamente a Milano, C.so Italia 19).  Del resto perche' dovette mentire ?
Se si... lo si puo' immaginare, comunque questo gli permise di ottenere la condanna in prrimo grado di Claudio Larghi, condanna basata su omissioni investigative dei tribunali di Milano e Lecco e sul mendacio imputabile a Pezzano Adriano e grazie ad un tribunale in odore di mafia e di tessere Lega (vedesi la condanna di un sacerdote per aver scritto quello che tutti pensano di Roberto SALVINI... Pezzano si fa fare gli autografi da politici del genere...).


Adriano Pezzano, dopo la prescrizione del processo, nello scorso Giugno 2019  si è scatenato, in sinergia con Pietro Planezio, in varie diffamazioni nel social Yahoo (Planezio è operatore staff). In comune con Pietro Planezio, ci sono l'origine calabrese, una natura socialmente pericolosa, intrallazzi con politici di estrema destra e ambienti dei servizi segreti e spionistici ed altre cosette che se sarà opportuno, verranno esposte  piu' in seguito... si sappia che quando impazzisce  AdrianoPezzano, noto per l'isterismo furibondo che lo distingue,  fioccano diffamazioni per mano di Pietro Planezio, quando impazzisce Planezio viceversa...fioccano diffamazioni per mano del Pezzano).
Meno male che (il Pezzano)  dichiaro' (sotto giuramento) di essere precario (un povero dipendente che lavora su progetti, devastato da gravi e crudeli diffamazioni sul suo conto) e di inviare il suo CV in siti tipo "Infojob" per sbarcare  il lunario... hahahaha...
...questo soggetto che  al di fuori dei confini italiani non beneficerebbe della libertà che gode in Italia... non ha bisogno di candidarsi da sfigato, ottiene posti  come milionario  manager (cyber security managger... come si autodefinisce in Linkedim) con gli agganci di cui sappiamo e come tutti sanno.
Le compravendite immobiliari  nella città di Milano (al di sotto di 300.000 euro non si acquista nemmeno una turca) di Pezzano Adriano sono, a giudicare dai frequenti cambi di residenza, una passione che non si riserva ai poveretti  precari rovinati dalle diffamazioni (qui quelli rovinati dalle sue diffamazioni sono altri...). Anche su questi aspetti si dovrebbe fare luce... ma DIGOS, Polizia, Magistratura e Lega-Forza Italia e F.lli d'Italia... proteggono chi lavora al loro servizio sporco.

Leggasi ora il sito sottostante che qualcuno (inutile dire chi) ha indicizzato in Google con la parola chiave del suo nome e cognome:
https://www.apollo.io/people/Adriano/Pezzano/5aac0f39a6da98278e77e2c5
Il soggetto, pur essendo un tecnico della sorveglianza giudiziaria internet e telefonica... dovrebbe, invece,  essere sottoposto a programmi giudiziari di sorveglianza e di affido ai servizi sociali. Egli è sospettabile di aver generato uno "spider"  (ovviamente utilizzando software ad uso giudiziario in modo abusivo) che genera una indicizzazione tra il sito ufficiale del Tribunale di Milano e il sito della società di cui sarebbe titolare e manager (malgrado nelle udienze sotto giuramento dichiara di essere un povero precario falcidiato da siti che ne segnalano l'appartenenza famigliare e dichiari di essere occupazionalmente penalizzato da tali diffamazioni). Come si aggiudicano gli appalti che lo vedono collaboratore di quella schifezza che possiamo chiamare Polizia Postale (le divise sono marce quanto i criminali che non reprimono) dove ha amicizie nel nome dello Zio... e del quale beneficia a livello professionale ?
Dove sta la DIA-DDA ?
La DIA-DDA si avvale della sua consulenza (il Tribunale di Milano è già noto per essere finito nelle indagini  dell'Autorità nazionale anticorruzione  e  della stessa antimafia,  come ente giudiziario corrotto... che appalta per nomina diretta agli amici degli amici...notarsi che tale ente pare aver   assegnato (al Pezzano) anche una email del dominio internet tribunale.it , ovvero farebbe parte dello staff del Ministero di Giustizia e come tale si compra le sentenze di condanna e si compra gli articoli giornalistici diffamatori e indicizza, a sue mani, quelli, tipo La Stampa (in prima posizione in Google ma non in Bing dove Pezzano non mette mano... mi si perdoni la rima).

Nell'articolo de La Stampa (commissionato da Roberto Cota, Roberto Maroni, Domenico Aiello, noto avvocato che il giudice DIA DDA di Catanzaro considero' degno di indagini... articolo diffamatorio istigato anche da Pezzano Adriano, Pietro Planezio, Pino Zarrilli e Eva Polak), articolo dove si parla con toni diffamatori e calunniosi, di colui che dal 2011 ne ha smascherato la vera identità... quella del Pezzano Adriano... si intenda...).
Il suo ruolo, insieme al pregiudicato Pietro Planezio (che nel 2014 scrisse, in Yahoo Answers un commento dove dichiarava di essere un collaboratore di Polizia),  di Pino Zarrilli ed Eva Polak (che con la DIGOS ci vanno a nozze nelle loro crociate contro tutti coloro che non sono estremi di destra...ovvero fasci...  oggi Zarrilli lavora nello staff di Salvini insieme a Planezio, anche se operano su piattaforme social differenti...) fu primario ... visto l'impianto diffamatorio a danno di Claudio Larghi (diffamato dai personaggi sopra elencati che utilizzarono il  web tramite molti siti e articoli giornalisti diffamatori, abusando di indicizzazioni farlocche messe manualmente dal sopra citato soggetto Calabrese... malgrado abbia un certificato anagrafico che lo veda Friulano... già che c'era poteva scegliersi Vipiteno come luogo di nascita...o meglio ancora svedese...).

Come già accennato, l'associazione di tali personaggi è di ravvisabile associazione per delinquere (del resto Pezzano, Zarrilli, Planezio e Polak vennero già querelati per questo reato associativo nel 2014... tutto insabbiato dai Servizi Segreti per mano di una giudice Lega Nord che se operasse all'estero era al "fresco" da molti anni... ma in Italia chi commette omissioni d'atti d'ufficio farebbe carriera...).
Adriano Pezzano si sponsorizza in Google (parola chiave suo nome e cognome) con spider come il seguente:
Il web precedentemente indicato contiene questo testo:
Adriano Pezzano
Consulente per la Sicurezza informatica e Crimini Informatici. at  TRIBUNALE DI MILANO
Last Updated:
November 14, 19

Milan, Lombardy, Italy

(***) - *** - ****

A**@tribunale.milano.it
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Un contenuto che non richiede commenti, commentandosi da solo.
Una persona del genere suscita disprezzo, genera vomito, duole scriverlo.
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Si elenca, ora, il Curriculae dei personaggi coinvolti in diffamazioni  a mezzo web,  a mezzo stampa (come il quotidiano La Stampa) e calunnie (finalizzate alla istigazione alla condanna):
Domenico Aiello (Milano, indagato dalla DDA di Catanzaro con omissioni di apertura fascicoli territorialmente competenti della Procura di Milano. E' indagato, insieme a Maroni e Salvini, per un filo di indagine alternativo alla vicenda dei 40 milioni di euro scomparsi dalle casse della Lega, filone alternativo che attribuirebbe a tali personaggi la maggiore responsabilità dei fatti, alla fine di questa pagina un interessante articolo de IL FATTO QUOTIDIANO, di simili articoli anche nel Sole 24 Ore e di recente altre testate giornalistiche e anche REPORT RAI3)
Roberto Maroni (Varese)
... seguono nominativi di agenti DIGOS, confidenti e collaboratori di Polizia di Stato, servizi di sicurezza interni (servizi segreti), collaboratori di Polizia Postale, informatori di magistrati (malgrado alcuni di loro siano pregiudicati, ma questa è la Repubblica Italiana...).
Pietro Planezio diffamatore  seriale su commissione (Quinto di Genova, Antica Romana di Quinto 11 interno B, con precedenti penali), già noto per essere un palese abusivo di professioni destinate a laureati e per alterazioni di natura lucrosa delle statistiche  matematiche dei social network per i quali lavora (sono molti anni che questo genere di accuse sono rivolte a tale personaggio, circa dal 2010).
Adriano Pezzano diffamatore  (anche sotto giuramento nelle deposizioni giudiziarie) , Milano, Via Pietro Colletta 70.
Pino Zarrilli, diffamatore  (Firenze)
Eva Polak, diffamatrice  (Montecatini)
ufficialmente anche Maurizio Molinari puo' essere considerato un diffamatore visto l'articolo diffamatorio alterato in diverse occasioni con lo scopo (fallito, almeno al momento) di ottenere condanne detentive e in sede civile (il suo articolo, o meglio, quello delegato da Roberto Cota e Aiello alla redazione de La Stampa di Novara è un prima posizione nella parola chiave Claudio Larghi grazie alle manipolazioni dei pagerank di Pezzano Adriano, soggetto con amizie politiche Forza Italia Lega che gli permettono di avere successo nelle sue professioni e che gli permettono di pubblicare articoli diffamatori contro le sue vittime e ottenere sentenze a favore senza che si indaghi sul suo conto e sulla genealogia).
In merito all'elenco dei diffamatori seriali riportato si rende noto che uno di loro (escludendo il Molinari) è sospettato di aver abbinato il nome e cognome di Claudio Larghi con un inesistente legame di parentela con il 'ndranghetista Pezzano Pietrogino
vedesi il blog sottostante:
https://sconfinamento.wordpress.com/2016/02/19/lady-dentiera-e-il-suo-doberman/

dove un utente fake  @ramasandiransomosundaran sostiene, nei commenti sottostanti allo scritto, che Claudio Larghi è parente di Pietrogino Pezzano. Ad onor del vero tale legame di parentela è attribuibile ad Adriano Pezzano grande amicone di divise da radiare dall'ordine, e dei magistrati di Milano presso i quali lavora ed ottiene sentenze a favore di un certo tipo.
Per quanto riguarda Adriano Pezzano, si segnala il cattivo gusto di pubblicare, nel suo profilo facebook, falsi lutti famigliari quasi volesse suscitare compassione e benevolenza verso qualcuno o verso la magistratura.


La redazione novarese de La Stampa (ormai degradato a bollettino Lega di Maroni, Siri, Cota, etc..), su sospette pressioni Lega (Roberto Cota, Maroni, Domenico Aiello,  Adriano Pezzano, quest'ultimo "esperto" informatico (il termine esperto è eufenistico e non si puo' andare nei dettagli, ma insieme a Planezio,  ci sono sospetti di un certo tipo, anzi con Planezio, nel 2014 una casella di posta hotmail di Claudio Larghi venne violata ed il contenuto postato da un multiaccount fake del medesimo, nella categoria Spazio e Astronomia direttamente dal suo account @sesquiossidodip). Entrambi o uno dei due hanno l'abitudine di rimuovere manualmente dai server Google i pagerank di siti a loro  non graditi.  Per entrambi  non sarebbe  difficile rintracciare in rete la loro vera identità (è sufficiente inserire Pezzano, senza nomi, per capirlo, idem per Planezio, sorvolando sui loro amici Zarrilli e Polak, quest'ultima beneficiaria degli interventi di "rimozione indici compromettenti" messi in atto dal Pezzano e dagli amici della Postale).

La triade (o quadriade),  si abbina al contenuto dell'articolo de La Stampa. Una triade (o quadriade) che sta cercando di influenzare spudoratamente l'esito di un processo mal gestito (e soprattutto delegato per finalità di vendetta e punizione avente come complice esecutore la magistratura di Milano e di Novara, per Milano trattasi di magistrati con in tasca la tessera Lega Maroni, prima, Lega Salvini dopo...) in una sentenza di condanna pretesa dalla testata giornalistica in oggetto (pubblicando vaghi indizi, indizi e illazioni se non vere frodi,  prodotte da un avvocato considerato degno di indagini per la DDA di Catanzaro, ovvero Domenico Aiello,  quindi considerato in contatti di mafia, con la sospetta collaborazione dei 4 personaggi appena citati).


Sempre in riferimento al giornale La Stampa, questa, a danno di Claudio Larghi, sdogana indizi e illazioni (attribuiti a siti dove non vi è traccia, nè mai ci fu, di testi "incriminati" spacciati per verità e prove).
Il quotidiano cartaceo e la versione web "La Stampa", anche nella veste  di un giornalista vigliacco  (i dettagli nella querela-denuncia postata alla fine della pagina), scrive articoli diffamatori su commissione.

Probabilmente l'articolo di Pubblico Ludibrio tramite Gogna Mediatica ("metti il mostro in prima pagina" e metti il mostro in prima posizione google su esplicita richiesta agli admin di Google, situazione di frode e di diffamazione che non si limiterebbe a questo processo ma a diversi altri,  della quale si sospettano complicità di Adriano Pezzano e Pietro Planezio nonchè Pino Zarrilli) venne scritto   direttamente dalla controparte Roberto Maroni e/o avvocato della medesima.

Come accennato l'Avvocato Aiello Domenico, amico e socio d'affari di Maroni (l'Aiello  considerato, dalla
Divisione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, un soggetto sul quale sarebbe interessante indagare...ottime amicizie per un ex Governatore regionale, ex ministro del Lavoro e dell'Interno...) ha forse creato sinergie con l'avvocato Roberto  Cota, ex Governatore Piemonte ?

La controparte (delegante dell'articolo diffamatorio ?) Roberto Maroni, del resto è pregiudicato sin dal 1997, malgrado si comporti sempre come "verginella" (sono fatti di dominio pubblico, non c'è diffamazione)... e deve ringraziare il suo socio azionista e avvocato di fiducia di aver ottenuto uno sconto di pena nella recente ed ennesima condanna (all'appello delle casse pubbliche Lega mancano indagini congiunte con l'amico Aiello per la nota vicenda dei 40 milioni di euro dalle casse della Lega, vicenda che non interessa al Sig. Molinari piu' propenso a diffamare dissenzienti o presunti tali della Lega).  E' probabile che Roberto Maroni non sia mai venuto a conoscenza diretta dei "fatti incriminanti" ma che sia stato istigato, invogliato a presentare querela (Pino Zarrilli, Eva Polak, Adriano Pezzano e forse anche Pietro Planezio) salvo poi rinunciare alla preesistente costituzione di parte civile e teste (forse temendo di cadere in contraddizione nella deposizione sotto giuramento, rischiando di favorire  condizioni assolutorie e delegando La Stampa di sostituirlo nell'influenzare processi in regime di condanne da Santa Inquisizione).

Il medesimo Roberto Cota (avvocato penalista a capo del feudo Lega di Novara e provincia) sembra che abbia creato, negli ultimi 6 anni, alcuni problemi di recupero crediti a danno delle ASL Piemontesi e Novaresi durante il suo mandato di Governatore) deve, tra le varie cose,  la sua assoluzione (nel processo relativo agli Scandali dei rimborsi Lega Nord Governo Regione Piemonte), sempre all'Avvocato Domenico Aiello. 

L'ignoto autore dell' articolo diffamatorio (redazione di Novara) ha badato bene di omettere la sua firma  (anche su consiglio dello studio Legale Rossi...di Borgomanero... che  pare non si sia del tutto attenuto, si teme, al codice deontologico ed al segreto professionale (omissis) e che per tale ragione è stato revocato del mandato conferito a suo tempo) onde, anche,  prevenire querele contro di lui (post esito sentenza).

Il Giornale La Stampa è diventata l'avvocato d'ufficio della Lega e dei suoi "gentiluomini"!  (vedasi la recente pubblicazione della lettera di "innocenza" di Armando Siri, commissionata dal medesimo pregiudicato, nuovamente indagato e inserita come ridicolo metodo riabilitativo negli articoli di questa testata che sembra essere trasformatasi nella Corte di Appello e Cassazione pro Lega).

Giornale che assolve d'ufficio esponenti marci sino al midollo ma che mette in croce i deboli che non possono difendersi da certi complotti finalizzati a rovinare la loro vita, indurli al suicidio, ottenere condanne esemplari in processi farsa.

Molto spiacente ma di tali articoli diffamatori (non firmati ma di rogo in pubblica piazza a danno di un cittadino vittima di mafia) ne risponderebbe anche il Direttore della testata, noto protagonista e ospite fisso dalla rete LA7,  meglio conosciuto come  MOLINARI Maurizio, direttore di tale testata (negli ultimi anni degradata a bollettino stampa de la Lega), diretta a suo nome, oltre che finanziata, (come molte altre testate giornalistiche), anche con fondi pubblici.

La Stampa è quindi,  inevitabilmente, e malgrado tutto, querelata per diffamazione aggravata e falso idelogico.

Il periodico La Stampa è un quotidiano che pubblica articoli da Pubblico Ludibrio con Gogna Mediatica su sospetta commissione (non dissimile dai metodi della trasmissione LE IENE) Lega Nord Piemonte  e Lega Nord Lombardia ?

L'articolo farebbe riferimento ad un procedimento scandaloso (che venne annunciato sul blog di Google con contenuti calunniosi e diffamatori da Adriano Pezzano... vedasi in Google e Bing la geneaologia di origine , è sufficiente vederlo per farsi una mezza idea... un Pezzano che si finge verginella ma che  andava a dire in giro di essere parente di un certo personaggio...) il Pezzano, a fine Luglio 2013, poco prima che la denuncia venne depositata in Tribunale da Maroni-Aiello, annunciò, con circa 3 settimane di anticipo,  la denuncia successivamente presentata da Maroni ed Aiello alla Procura di Novara, scrivendo e firmandosi con contenuti diffamatori (Pezzano Adriano, noto raccoglitore di favori  presso il Governo Regione Lombardia nelle figure di Lega e Forza Italia) scrisse, diffamando Claudio Larghi, che il medesimo era agli arresti domiciliari  (cosa falsa) per aver diffamato Roberto Maroni,  diffamazioni  (firmate Pezzano Adriano e successivamente anche da Pino Zarrilli ed Eva Polak) che alcune settimane dopo, sempre nello stesso blog, vennero rincarate, in evidente sinergia di intenti, dell'informatore DIGOS  Pino Zarrilli (spia politico giudiziaria squilibrata, ex militante MSI, poi Forza Italia, oggi Matteo Salvini) e dalla seconda spia politico giudiziaria Eva Polak (scappata dall'Ungheria URSS per spionaggio... non si dovrebbe esagerare sostenendo che negli anni '70, solo la CIA poteva reclutare, nell'URSS , spie ed informatori di un certo livello, poi fuggite in Europa occidentale).

Pino Zarrilli  (militante di destra e informatore di Polizie e magistrature con correnti politiche di destra) non esitò a definirmi come un mafioso e massone (le accuse andrebbero rispedite al mittente ed alla geneaologia del Pezzano... si intende genealogia, non appartenenza diretta...). Il tutto è frutto di spionaggio  politico giudiziario (e forse anche di simulazioni all'origine di numerosi processi in clima di "calunnia e diffamazione") di personaggi gravitanti intorno ad ambienti Parlamentari Lega Nord e Forza Italia  e Fratelli d'Italia etc...) come Pino Zarrilli (Firenze ) e Eva Polak  (Montecatini Terme) a cui si aggiunge  il noto Adriano Pezzano che come più volte scritto... 
Per capire da che famiglia provenga si devono fare ricerche in internet, tutti e tre i soggetti sono in relazioni reciproche. I primi due in elenco sono diffamatori seriali con profili facebook e twitter contenenti insulti e diffamazioni a danno di magistrati fiorentini, pistoiesi, genovesi e di altre Procure e Tribunali ed altri personaggi vari, profili (non risultano nemmeno rinvii a giudizio essendo lo Zarrilli un protetto di Forza Italia, Lega e della nomenclatura giudiziaria alimentata dagli orrori politici del Berlusconismo prima, del Maronismo dopo, del Salvinismo oggi), account facebook altamente diffamatori ma mai oscurati  da Facebook Italia... grazie ad appoggi politici ed amizicie con Polizie Postali (anche con settori della magistratura allineata alle stesse fazioni politiche di tali individui), parlamentari e senatori della Destra e servizi interni di sicurezza e monitoraggio anti dissenso ministeriale...(tali servizi furono in auge coi Governi Berlusconi e Maroni ma la collaborazione con l'Anti Stato nello Stato prosegue anche oggi). Il terzo è sufficiente guardarlo, osservarne le fisionomie ... Cesare Lombroso non aveva tutti i torti...

Adriano Pezzano,  per quelli che ancora non lo sapessero, è anche un beneficiario di amicizie (non disinteressate che gli servirono per carriere professionali) personali  anche con Roberto Maroni e molti Parlamentari e Senatori Lega e Forza Italia, amicizie che egli sfrutta per motivi personali (Pezzano, come indicato, anticipò, tramite diffamazione aggravata, la querela di Maroni su Google pochi giorni prima che venisse depositata, onde dimostrare che tale triade è parte di un Antistato che la Repubblica Italiana sottovaluta o finge di non sapere e che si tratta di soggetti in relazione diretta con Roberto Maroni e Domenico Aiello e probabimente anche Roberto Cota).

Pezzano è amico dell'assessore Sanita Regione Lombardia, Avvocato Gallera , della Brambilla, e di moltissimi altri parlamentari e senatori FI-LEGA, F.lli d'Italia,  del Parlamentare Silvio Berlusconi di Forza Italia e ambienti della alta magistratura milanese e  dei vertici regionali e nazionali di Polizia di Stato e Polizia Postale... (dove ha amici disposti a tutto pur di distruggere reputazione e vita dei suoi "nemici"... e vien da chiedersi quanta illegalità si nasconda dietro le divise della Polizia di Stato...) e si sospetta che il medesimo abbia un ruolo di persecuzione giudiziaria a danno di Claudio Larghi proprio grazie alle sue collaborazioni lavorative ed amicali con la Polizia Postale di Milano. Pezzano Adriano, Pino Zarrilli ed Eva Polak (campioni di diffamazioni salvo poi attribuire alle loro vittime il medesimo reato) devono, inevitabilmente,  avere avuto anche un ruolo nel processo (definirlo privo di elementi probatori  è dire poco...) di Novara, il cui esito futuro... è fortemente condizionato dalla redazione de la Stampa di Novara, verso la quale pende un procedimento per diffamazione (Torino) proprio per i fatti esposti in questo sito.

Per quanto riguarda Adriano Pezzano non sarebbe spropositato associarlo, anche, a protocolli di collaborazione con i servizi segreti italiani (impunibile, ingiudicabile, protetto e secretato dai medesimi). 
Uno come lui sarebbe da segnalare ai Servizi Sociali di Milano...
Proprio da tali amicizie del Pezzano lo Zarrilli e la Polak massacrano nel web le loro vittime e quando possibile anche nelle sedi giudiziarie (grazie agli agganci di chi sappiamo).

Del resto Pezzano, Polak e Zarrilli vennero querelati, nel Febbraio 2014, da Claudio Larghi, per diffamazione, e falso ideologico (tenendo anche ben presente il clima di associazione tra loro, ai quali, nel 2013, si affilio' anche Pietro Planezio, un altro squilibrato che ha contribuito a diffamare in supporto dei primi tre e dei quali, si sospettano conoscenze reciproche antecedenti alle date dei fatti imputabili essendo tutti e quattro collaboratori della Polizia di Stato e strutture associate.

Un Pubblico Ministero compiacente, onde prevenire processi a carico di tre informatori DIGOS e politico giudiziari, insabbio' il procedimento  di cui la querela sopra citata, archiviandolo nel modello 45, dei fatti non costituenti reato. Tale PM era Olimpia Bossi (la cui condotta è configurabile nell'ipotesi di reato di Omissioni di atti d'ufficio) , che dopo aver fatto molti danni a Novara venne trasferita a Verbania (corrente politicia Forza Italia Lega).

In realtà la triade sopra descritta, come accennato,  includerebbe anche un operatore dello staff di Yahoo,   figlio di nessuno,  un esaltato che farnetica da decenni, un certo Pietro Planezio, che dal 2013 ha "abbracciato"  (si sospetta su richiesta di Zarrilli, Polak, Pezzano e altri personaggi) la causa dei "Pezzano, Zarrilli, Polak, Maroni" (più correttamente venne invitato ad associarsi alle diffamazioni) generando numerosi post di diffamazione e pubblico ludibrio in tale social net e contribuendo ad indicizzare siti come quello de La Stampa (contenente l'articolo diffamatorio) tramite multiaccount anonimi  falsi all'interno delle varie sezioni di Yahoo, tra le quali Spazio e Astronomia e Fisica, multiaccount dove scriveva e scrive tutt'ora e invoca carcerazioni, soppressioni ed elenca siti intrnet diffamatori per incrementare la loro posizione nella prima pagina di ricerca di Google (cosa avvenuta anche con l'articolo de La Stampa).

Le pubblicazioni su Yahoo Oath di Pietro Planezio sono di questo tipo:
Michele Mirandola alias 10KΩ alias jack, bernasconi, Elena, Siria, Franco, Ivan drago, felice, e mille altri account che si rifanno tutti a Claudio Larghi di Trecate. Già condannato per diffamazione verso un ex collega, oltre che altri processi per diffamazione verso sindaci e altre persone, e attualmente sotto processo per diffamazione di Maroni.

Fonte/i: http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2009/09/20/PC7PO_PC704.html
https://www.lastampa.it/2017/11/29/novara/finisce-in-tribunale-per-gli-insulti-a-maroni-pAnXskXcfPXUyvgrd1AzFO/premium.html
http://bellano.netweek.it/notizie/cronaca-nera/bellano-diffamo-l-ex-collega-bellanese-condannato-a-pagare-4mila-euro-bellano-alla-sbarra-claudio-larghi-per-aver-postato-sul-web-una-sere-di-articoli-dove-accusava-il-conoscente-di-essere-mafioso-4825212.html

Appurato il ruolo di diffamatore seriale di Pietro Planezio, probabilmente su commissione,  per quanto concerne l'articolo diffamatorio della testata "bellano netweek" si precisa che Adriano Pezzano, Milano, Via Pietro Colletta 70, in qualità di collaboratore delle Polizie Italiane, DIGOS, Postale, etc... non fu mai collega di Claudio Larghi essendo, il Pezzano, sopraggiunto a circa un mese dalla fine di attività lavorativa (31-12-10), manager della I&T Srl, azienda indipendente dallaa CLE Srl per la quale Claudio Larghi prestava opera con contratto a progetto. Vi sono elementi per ipotizzare che il Pezzano sia stato, dalla DIGOS di Milano, inserito nel CED ASL 1 Milano, per "monitorare" Claudio Larghi, indagato (e successivamente anche minacciato da agenti DIGOS di Sondrio) per aver pubblicato, nel web, siti dove si riferiva di infiltrazioni mafiose, appalti truccati, amministratori collusi. Si lascia libera interpretazione sul ruolo del Pezzano che diffamo' in più occasioni Claudio Larghi,  su un blog Google non prima di aver contribuito alle indagini DIGOS finalizzate a censurare e reprimere fatti di cronaca di un libero cittadino vertenti malaffare e sospetti di infiltrazioni mafiose.
Del resto Adriano Pezzano, nella udienza del 14 Febbraio 2017 (vi sono atti giudiziari che lo dimostrano), presso il Tribunale di Lecco, udienza nella quale Claudio Larghi era assente per un sospetto dolo di simulazione di irreperibilità orchestrato dall'UNEP di Lecco, dove nelle notifiche venne scritto un indirizzo di residenza errato e dove non si provvise a ripetere le ricerche) sotto giuramento dichiarava, tra le varie cose, di essere un precario (falso), di aver sentito vagamente dell'interdizione ai pubblici uffici, nella fattispecie, Dirigenza ASL 1 Milano Corso Italia 19 (dove Adriano Pezzano era presente dalla fine di Novembre 2010 sino, circa, ai primi di Maro 2011) di un certo PietroGino Pezzano (che combinazione ! entrambi con lo stesso cognome) col quale condivise   (l'Adriano) ambienti di lavoro tra il Novembre 2010 e Marzo 2011, dichiarando pero' che di tale PietroGino non sapeva nulla e che gli pareva lavorasse presso l'ASL di Magenta (falso). Si tratta di deposizione (della "parte offesa") sotto giuramento, chiaramente non attendibile e passabile di mendacio e provvedimenti penali (ma come sopra scritto, Adriano Pezzano è impunibile, ingiudicabile, virtu' condivise con altri amici quali Pietro Planezio, Eva Polak e Pino Zarrilli). Della condanna del 14 -02 -'17 il sottoscritto nulla sapeva sino ai primi di Aprile 2017 quando Pietro Planezio (noto a decine di migliaia di italiani per essere, in Italia, l'unico astronomo professionista privo di diploma e di laurea, ivi abusivo ?) in forma anonimo, per lo staff di Yahoo, pubblicava dei post dove, con tanto di nome e cognome (Claudio Larghi) diffondeva, in diffamazione, i link del sopracitato articolo Bellano Netweek, dove (l'unico a saperlo) informava decine di migliaia di utenti che Claudio Larghi era stato condannato da un soggetto che presso l'ASL 1 Milano, da Gennaio sino a Marzo 2011, vantava parentele con il sopracitato Dirigente ASL 1 Milano (dirigente rimosso per appartenenza 'ndranghetista), salvo poi ribaltare le carte in tavola nei processi onde ottenere la condanna (malgrado tutto fosse vero). Molto interessante che Pietro Planezio fosse a conoscenza di articoli web appena pubblicati, non ancora indicizzati da Google e Bing... quando nessuno e nemmeno Claudio Larghi ne fosse a conoscenza.
Di tale contesto in pieno stile "complotto diffamatorio web www" , nemmeno le restanti persone (Planezio e Zarilli) sono state , quindi, esenti da azioni diffamatorie nelle quali si attribuivano contesti di "massomafia" a Claudio Larghi (affermazioni postate in un forum Google a nome di Pino Zarrilli) e nel contempo si scriveva che Adriano Pezzano fosse estraneo ai fatti (aspetto curioso, i termini "collega" appaiono sia nei post di Pietro Planezio su Yahoo, ovviamente postati con multiaccount anonimi, sia nell'articolo giornalistico commissionato dal Pezzano). Altro elemento curioso è l'abbandono dell'Adriano Pezzano, della sede di lavoro presso ASL 1 Milano, quando l'omonimo PietroGino Pezzano venne rimosso dagli incarichi...).

Molto degno di attenzione che Pietro Planezio, su Yahoo, in forma anonima, scriveva che Claudio Larghi non è vittima di mafia ma diffamatore seriale e che nessuna sua controparte fosse mafiosa, altrimenti era già morto (della serie "la mafia non esiste e tu sei un quaqqueraquà).

Un ulteriore aspetto curioso che riguarda Pietro Planezio di Genova Quinto Antica Romana di Quinto 11,  sono le richieste dell'Avvocato Domenico Aiello, di custodia cautelare e interdizione all'uso di internet, presenti solo nel fascicolo c/o Tribunale Novara, ma piu' volte sostenute da Pino Zarrilli in un processo farsa e ridicolo, dal quale non ottenne nulla, vedendoselo archiviato (idem per la Polak), e lo stesso dicasi per le pubblicazioni diffamatorie (che si protraggono dal 2013 e sono tutt'ora in corso) dove Planezio scriveva (in anonimo) che Claudio Larghi doveva essere immediatamente incarcerato e vietato l'uso di Internet (elementi che aprono l'ipotesi di una conoscenza aprioristica tra Zarrilli, Planezio, Pezzano, e sinergie in associazione tra loro).

Dal 2013 ad oggi ne sono state postate migliaia (Yahoo  risponde penalmente dei suoi contenuti non rimossi perche' postati da suoi collaboratori come Pietro Planezio. In 7 anni di querele presentate contro Yahoo e Pietro Planezio depistaggi e insabbiamenti hanno determinato archiviazioni o occultamenti degli atti).
Lo scritto stralciato è riscontrabile in questo indirizzo

https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20190619101304AAOyPk6
Si ricorda che l'account @sesquiossidodip è Pietro Planezio.
Si coglie anche l'occasione (per l'articolo newsweek Bellano, delegato da Adriano Pezzano) i contenuti diffamatori in esso presenti e di falsità. Claudio Larghi non ha mai scritto che Adriano Pezzano sia un mafioso ma un parente ...  come tale l'articolo è potenzialemente diffamatorio e ripreso e pubblicato, dal Marzo 2017, sino ad oggi, per decine e decine di volte da Pietro Planezio nelle vesti di dipendente Yahoo (in veste di collaboratore). Si evidenzia anche che verrebbe abbinato il nome di Claudio Larghi a quello di un collega mai stato tale (quindi falsità) che si autodefinisce "mafioso" in tale articolo, ovviamente scritto su delega). L'articolo associa l'immagine di Claudio Larghi a quella di un frequentatore di dubbia integrità penale (come lo stesso Pezzano si autodefinirebbe e/o descriverebbe la vicenda, autodescrivendosi come "mafioso", accusato di tale da un collega che non fu mai tale e via dicendo... compiendo una diffamazione messa in prima posizione Google, manualmente, forse dallo stesso interessato, nella parola chiave Claudio Larghi, indicizzazione ulteriormente favorita dalle pubblicazioni dei link su Yahoo).

Pietro Planezio, tramite i suoi profili Yahoo admin, dal 2013, posta ogni genere di nefandezza (prima in forme anonime, poi citando Claudio Larghi dall'Agosto 2013, data che coincise con l'apparizione di post diffamatori, su un forum Google, firmati Adriano Pezzano). L'evoluzione dei fatti apre anche ipotesi  di conoscenze preesistenti, con Pezzano e altri personaggi, tra i quali Planezio, Zarrilli e Polak, preesistenti all'anno 2012-13. Una crociata diffamatoria che le Procure di Genova e Novara insabbiano con tutte le loro forze per proteggere un collaboratore (anzi collaboratori) delle Polizie Postali e altre forme di Polizia informatica che collaborano con i principali social network e motori di ricerca.

Anche per Pietro Planezio valgono le valutazioni applicate per Adriano Pezzano. Cercare in rete dettagli su Planezio... ne emergeranno delle belle ... anch'egli come il Pezzano e lo Zarrilli, da affidarsi ai servizi sociali (e psichiatrici) ... ma questi soggetti,  qualcuno  pieno di condanne definitive, sono utilizzati come informatori, persecutori, diffamatori e controparti giudiziarie a carico di coloro che denunciarono fatti di mafia e personaggi correlabili.


Come avvenne per  la triade,  anche lui  (Pietro Planezio) beneficia e beneficerebbe di potentissime protezioni politico giudiziarie e sarebbe, anch'egli, collaboratore della Polizia Postale, di Stato, Carabinieri, Servizi di sicurezza governativi (in recenti processi a carico del Planezio, decisamente dei processi farsa a suo favore, imbastiti dalla Polizia Postale di Milano (dove lavora Pezzano Adriano che ha numerosi amici in tale ambiente...vedasi appalti in affidamento diretto... condizione di illegalità totale del Tribunale e Procura di Milano, come da anni segnalata da Raffaele Cantone presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione ), Genova  e  Novara si arrivo', persino, a negarne, prima l'esistenza, poi la sua presenza nello staff di Yahoo, tesi falsa, in regime di depistaggio e felicemente approvata dal Tribunale di Novara... con un Decreto di Archiviazione (mai comunicato al querelante ma magicamente ricevuto da Planezio) dove, senza mai effettuare perquisizioni dirette nell'abitazione genovese di Pietro Planezio,  si decretava la impossibilità di identificarlo nell'albo personale dell'allora Yahoo Italia, multinazionale avente sede legale a Milano, Via Spadolini 7 (la Polizia Postale,  nel massimo del depistaggio,  e del ridicolo, per impedire la sua incriminazione, nel 2016, eluse sopralluoghi nella sua abitazione ma persino nella sede legale di Yahoo a Milano... all'epoca ancora esistente e operativa, dichiarando che una centralinista di Yahoo, contattata telefonicamente, non sapeva se Pietro Planezio lavorasse per tale social network... indagini da Repubblica delle Banane... ma per salvare i collaboratori ufficiosi delle strutture investigative giudiziarie e di polizia... questo ed altro...anche quello di distorcere le indagini per arrivare all'archiviazione).

Basare l'archiviazione di un procedimento per diffamazione sulla dichiarazione di una centralinista contattata per telefono ... senza effettuare sopralluoghi nella sede di Yahoo Italia... è segno di una volontà di "lasciar perdere". Che Pietro Planezio lavorasse e lavori (commettendo reati quotidiani in rete) per Yahoo, quando Yahoo ha migliaia di collaboratori sparsi per l'Italia e quando questi accertamenti dovrebbero essere condotti sottoponendo a ispezione la sede legale... ricopre di ridicolo tali indagini e apre ipotesi di depistaggio in tale procedimento...

Nessuno, sino ad oggi, ha mai provveduto a bloccare queste persone socialmente pericolose, violente fuori e dentro le aule giudiziarie (per qualcuno "parlano" i casellari giudiziari molto estesi), persone in contatto e associazione, prossima al delinquere,  tra loro. 

Pezzano si autodichiara (nel profilo Linkedin) committente di appalti milanesi e italiani nelle istituzioni ministeriali giudiziarie e sanitarie (inserire in Google    "Pezzano" e giudicare se tale individuo sia compatibile con professioni per le istituzioni nazionali e regionali).

Nelle motivazioni della querela a carico de La Stampa (edizione Novara) la medesima
è andata molto oltre il diritto di cronaca, diffamando (in anonimo e su commissione Lega) senza prove esponendo al Pubblico Ludibrio e accusando un cittadino italiano di reati mai oggetto di rinvio a giudizio (come è avvenuto con il reato mai iscritto di istigazione alla violenza) e mai dimostrati in sede periziale (il web non si trova in Italia, non ci sono perizie tecnico informatiche e rogatorie internazionali che dimostrino la tracciabilità dell'autore).
L'anonimo vigliacco giornalista ha recentemente modificato l'articolo diffamatorio (Luglio 2019  con l'intento volontario di condizionare sfavorevolmente l'esito del processo verso una  condanna già sentenziata su La Stampa),
inserendo porzioni di testo incriminato abbinato ad un indirizzo internet del quale non vi sarebbe traccia alcuna. L'unico web contenente tale testo (di istigazione a delinquere) sarebbe solo ed unicamente la versione web de La Stampa di Novara !
Sono chiari gli intenti (da parte della redazione  novarese de La Stampa) di condizionare l'esito a favore di una condanna.
La Stampa,  senza possedere gli strumenti giudiziari e probatori che confermino quanto scritto, ha postato un "articolo di fuoco" (intriso di odio e rancore dove si intuirebbe la vera identità dell'autore) che invita il Tribunale di Novara a emettere condanne esemplari .

Il contenuto del presente web verrà rimosso solo quando sarà rimosso l'articolo diffamatorio dalla versione web del quotidiano La Stampa (leggasi i contenuti della querela denuncia allegata con immagini).


In caso di oscuramento o de-indicizzazione da Google (Pezzano possiede le credenziali informatiche per farlo), il web verrà ripubblicato tramite altre piattaforme digitali.
La Stampa, pubblica articoli che condizionano gli esiti dei processi (favorendo Roberto Maroni e Lega) ma non si occupa dei processi ed indagini a carico di Roberto Maroni, Matteo Salvini e Domenico Aiello, come questi:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/26/lega-gli-avvocati-di-maroni-costavano-dieci-volte-quelli-di-bossi-soldi-alle-associazioni-e-i-bilanci-esplosi-in-due-anni-ecco-che-fine-hanno-fatto-i-49-milioni-scomparsi/4738689/ http://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Nel-nome-di-Matteo-2dc731e8-8f89-4019-996f-5cc47de295b9.html
Nati da indagini DIA della Procura di Catanzaro, indagini snobbate dalla Procura di Milano (dove Adriano Pezzano ha molti amici)


Si porta a conoscenza della cittadinanza italiana (che attualmente, anno 2018, si fida ciecamente di MATTEO SALVINI e del Governatore Regione Lombardia ATTILIO FONTANA) che Roberto MARONI e l' avvocato di fiducia Domenico AIELLO commissionano articoli giornalistici diffamatori per concretizzare Omicidi Sociali di vittime di mafia e 'ndrangheta e malapolitica.

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SE IN ITALIA LA DIA (ANTIMAFIA) E LA MAGISTRATURA ARRESTASSERO CHI COMMETTE REATI CP 416 BIS E ACCESSORI, SITI INTERNET COME QUESTO NON ESISTEREBBERO. PEZZANO PIETROGINO SAREBBE AL CARCERE DURO DEL 41 BIS E IL NIPOTE SAREBBE MENO RICCO MA PIU' ONESTO E NON ASSOMIGLIEREBBE A SUO ZIO!


PEZZANO ADRIANO E' NIPOTE DEL PIU' NOTO PEZZANO PIETROGINO, NOTO PER REATI DI MAFIA. ECCO UNA IMMAGINE CHE LO RITRAE CON UN AMICO FUNZIONARIO DI PS TORNABENE.

TRAMITE AMICIZIE NELLA POLIZIA E POLIZIA DI STATO, IL PEZZANO ADRIANO E' RIUSCITO, TRA LE TANTE SUE MAFIE PERSONALI, HA DIFFAMARE, LA PERSONA CHE NE HA SEGNALATO LA PRESENZA IN APPALTI ASL TRUCCATI DOVE LO ZIO ERA DIRIGENTE.


claudiolarghi.wordpress.com

http://davidestefanini.weebly.com/

GOOGLE ITALIA E LA NDRANGHETA SONO MOLTO AMICI ED AFFINI...



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Pezzano Adriano
http://massimomarmonti.files.wordpress.com/2011/11/rg4045-11mod45.pdf
Nello stabile sopra raffigutato (Milano, Piazza Insubria 22) vi abita il nipote del boss 'ndranghetista PEZZANO PIETROGINO.
PEZZANO Adriano (manager di una società di consulenza di appalti truccati vinti in migliaia di aziende ospedaliere e ASL di tutta Italia) abita in questo condominio. PRESTARE ATTENZIONE A NON ACQUISTARE O CONDURRE APPARTAMENTI PRESSO IL CIVICO 22 DI PIAZZA INSUBRIA, IN QUANTO SI SEGNALA LA PRESENZA DI NDRANGHETISTI.

claudiolarghi.wordpress.com
GOOGLE ITALIA SRL, CONNIVENTE CON AMICI DI NDRANGHETISTI COME PEZZANO PIETROGINO (EX CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA E LEGA NORD DI ROBERTO MARONI, AFFILIATO ALLA NDRANGHETA) ZIO DEL PEZZANO ADRIANO, SALES MANAGER DI I&T SRL PARTE DEL CARTELLO DI APPALTI POLITICI TRUCCATI AI CUI APPARTIENE ANCHE LA NEST 2 SPA.
DAVIDE STEFANINI, NOTO BLOGGER E MODERATORE DI GOOGLE ITALIA SI PRESTA A COMPLOTTI DIFFAMATORI E DENIGRATORI ATTUATI DA PERSONAGGI LEGATI ALLA NDRANGHETA COME PEZZANO ADRIANO, MILANO, PIAZZA INSUBRIA 22.
http://davidestefanini.weebly.com/

PEZZANO ADRIANO (TRAMITE AMICIZIE NELLA POLIZIA DI STATO) STA FACENDO
MINACCIARE E DIFFAMARE CLAUDIO LARGHI DA AGENTI DI
POLIZIA DI STATO SUL SOCIAL NETWORK YAHOO.
HTTP://YAHOO-ABUSI.WEBSTARTS.COM
A BREVE UN MIO WEB DOVE VERRANNO ESPOSTI TUTTI I DETTAGLI DELLA VICENDA.
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TRIBUNALE DI MILANO: Chi denuncia la presenza della mafia negli appalti ASL di Milano e Lombardia viene inquisito.
Claromoso il fatto che il nipote dell'ex Consigliere Regionale (boss della ndrangheta, Pezzano Pietrogino)è riuscito a rinviare a giudizio un cittadino italiano che ha denunciato determinati fatti.

Non solo: Non parco di aver rinviato a giudizio una vittima di mafia (notare che il Pezzano Adriano è realmente nipote del boss Pezzano Pietrogino) sia riuscito anche a diffamare tale vittima (Claudio LARGHI) con la complicità di alcuni moderatori di GOOGLE ITALIA (Davide STEFANINI e Aldo CRISTONI), come riscontrabile nel blog di cui il link sottoindicato:
https://productforums.google.com/forum/#!topic/websearch-it/x5CfL1JWKHQ

La mia replica difensiva bloccata e oscurata dalle pagine del motore di ricerca Google da Google Italia srl=amici della ndrangheta:
https://productforums.google.com/forum/#!mydiscussions/websearch-it/hsCO3f2yX5Y


http://robertomaroni.tripod.com

https://www.youtube.com/watch?v=w6x-ngU1-_s&feature=player_embedded


http://googleitalia.weebly.com/

Pezzano Adriano (SALES MANAGER DELLA I&T Group srl, appalti truccati per le ASL Regione Lombardia, ex indotto ROBERTO FORMIGONI, attuale ROBERTO MARONI SYSTEM) è nipote dell'ex consigliere regionale PDL PEZZANO PIETROGINO, boss della ndrangheta  coinvolto nella mafia dell'ecobusiness siciliano, calabrese e lombardo.

PEZZANO ADRIANO è amico di alcuni dipendenti di Yahoo Italia srl, Google Italia srl, e Microsoft (Andrea RIGON di Microsoft Italia).
PEZZANO ADRIANO è un amico molto intimo (nel senso letterale) di mio cugino ANDREA RIGON il quale ha delegato vari personaggi (FORZA ITALIA, LEGA NORD, ROBERTO MARONI, FORMIGONI) di procedere ad una predazione patrimoniale a mio danno e inquisizione politico giudiziaria (le lobby GAY in Italia hanno molto potere. Mio cugino ANDREA RIGON, gay, prostituì il proprio corpo per ottenere regali, favoritismi e premiazioni come contropartita). PEZZANO ADRIANO ha delegato (la ndrangheta ha numerosi gangli nelle multinazionali dell'informatica come GOOGLE SPA e MICROSOFT ITALIA SPA) alcuni dipendenti di Google Italia di diffamarmi e calunniarmi a mezzo internet.
http://googleitalia.weebly.com/
Google ha moderatori che diffamano e calunniano a nome di un nipote di un boss della ndrangheta:
DAVIDE STEFANINI (nikcname DONDO)
ALDO CRISTONI (nickname ALDOX)
nel web indicato gli approfondimenti.
IL NIPOTE DELL'AFFILIATO NDRANGHETISTA PEZZANO PIETROGINO E' PROTETTO DA SPIE MINISTERIALI INFORMATORI DIGOS QUALI:
PINO ZARRILLI DI FIRENZE (FALSO COMITATO CONTRO LA MALAGIUSTIZIA)
HTTP://PINOZARRILLIMAFIA.TRIPOD.COM
HTTP://PINOZARRILLIMAFIA.WEBSTARTS.COM


TRIBUNALE DI MILANO:

Chi denuncia la presenza della mafia negli appalti ASL di Milano e Lombardia viene inquisito.
Claromoso il fatto che il nipote dell'ex Consigliere Regionale (boss della ndrangheta, Pezzano Pietrogino)è riuscito a rinviare a giudizio un cittadino italiano che ha denunciato determinati fatti.

Non solo: Non parco di aver rinviato a giudizio una vittima di mafia (notare che il Pezzano Adriano è realmente nipote del boss Pezzano Pietrogino) è riuscito anche a diffamare tale vittima (Claudio LARGHI) con la complicità di alcuni moderatori di GOOGLE ITALIA (Davide STEFANINI e Aldo CRISTONI), come riscontrabile nel blog di cui il link sottoindicato:
https://productforums.google.com/forum/#!topic/websearch-it/x5CfL1JWKHQ

La mia replica difensiva bloccata e oscurata dalle pagine del motore di ricerca Google da Google Italia srl=amici della ndrangheta:

https://productforums.google.com/forum/#!mydiscussions/websearch-it/hsCO3f2yX5Y


http://robertomaroni.tripod.com
https://www.youtube.com/watch?v=w6x-ngU1-_s&feature=player_embedded



Web in costruzione....

http://www.beppegrillo.it/2013/11/per_maroni_la_mafia_non_esiste.html

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IL PUBBLICO MINISTERO AMICO DELLA 'NDRANGHETA: ELIO RAMONDINI HTTP://ELIORAMONDINI.WEBSTARTS.COM

GOOGLE ITALIA DIFFAMA LE VITTIME DELLA NDRANGHETA:
http://googleitalia.weebly.com/
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http://www.beppegrillo.it/2013/11/per_maroni_la_mafia_non_esiste.html

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IL PUBBLICO MINISTERO AMICO DELLA 'NDRANGHETA ELIO RAMONDINI HTTP://ELIORAMONDINI.WEBSTARTS.COM
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ULTIMI AGGIORNAMENTI
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PUBBLICAZIONE 57,MESE 24, DEL 21 SETTEMBRE
2014:
ANGELO COBIANCHI, e PEZZANO ADRIANO
ORMAI E’ CERTO! LE DIFFAMAZIONI PUBBLICATE SU YAHOO
ITALIA A CURA DI NOTI ED IGNOTI (TRA I NOTI,
PIETRO
PLANEZIO UN FALSO DIVULGATORE SCIENTIFICO DI
GENOVA PATROCINATO DALLO STESSO COMUNE SENZA
ACCERTATSI DEL POSSESSO DEI REQUISITI DI LEGGE) SONO
STATE COMMISSIONATE DA QUESTI DUE PERSONAGGI
AFFILIATI ALLA ‘NDRANGHETA!
NON SOLO !!!:
IL GIORNO DELL’AVVIO DI TALI PUBBLICAZIONI E’ COINCISO
CON ANALOGHE PUBBLICATE NELLA PAGINA FBOOK DI EVA
POLAK. SPIA POLITICO GIUDIZIARIA DEL COMITATO
SPONTANEO CONTRO LA MALAGIUSTIZIA DI PINO ZARRILLI
ULTERIORI APPROFONDIMENTI NEI WEBHTTP://YAHOOITALIA.WEEBLY.COMHTTP://YAHOO-ABUSI.WEBSTARTS.COMHTTP://YAHOOITALIA.YOLASITE.COM

SCARICA IL DOSSIER N.57 DAL LINK SOTTOSTANTE

PIEVE_PORTO_MORONE_NEWS_57

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PUBBLICAZIONE 56,MESE 24, DEL 4 SETTEMBRE
2014:

PEZZANO ADRIANO, NIPOTE DEL BOSS PEZZANO PIETROGINO HA DELEGATO, DOPO GOOGLE ITALIA, YAHOO ITALIA DI DIFFAMARMI IN RETE.
PEZZANO ADRIANO E' UN PEZZENTE PARASSITA CHE VUOLE FARSI MANTENERE DALLE SUE VITTIME DI MAFIA TRAMITE CONDANNE PENALI ESEMPLARI PER DIFFAMAZIONE OTTENUTE TRAMITE CORRUZIONE GIUDIZIARIE E FRODE E AGGANCI POLITICI CON L'ATTUALE GOVERNATORE REGIONALE ROBERTO MARONI.
PEZZANO ADRIANO (TRAMITE AMICIZIE NELLA POLIZIA DI STATO) STA FACENDO
MINACCIARE E DIFFAMARE CLAUDIO LARGHI DA AGENTI DI
POLIZIA DI STATO SUL SOCIAL NETWORK YAHOO.PIETRO PLANEZIO E YAHOO: HTTP://YAHOO-ABUSI.WEBSTARTS.COM
http://yahooitalia.yolasite.com/

HTTP://YAHOOITALIA.WEEBLY.COM

ANGELO COBIANCHI,
SINDACO E VICESINDACO AFFILIATO ‘NDRANGHETISTA E
SOSPETTATO DI CONCORSO IN OCCULTAMENTO E
DEPISTAGGIO NELL’OMICIDIO DI CECILIA BERETTA E PEZZANO ADRIANO FANNO
MINACCIARE E DIFFAMARE CLAUDIO LARGHI DA AGENTI DI
POLIZIA DI STATO SUL SOCIAL NETWORK YAHOO.

MASSIMO BOSSETTI
E’ ESTRANEO AI FATTI PER CUI E’ STATO INCARCERATO.
DIETRO I DELITTI DI YARA GAMBIRASIO, PIEVE PORTO
MORONE (CECILIA BERETTA) E DELLA STRAGE DI ERBA SI
CELA ‘NDRANGHETA-NARCOTRAFFICO E MASSONERIE.


SCARICA IL DOSSIER N.56 DAL LINK SOTTOSTANTE
PIEVE_PORTO_MORONE_NEWS_56

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HTTP://YAHOO-ABUSI.WEBSTARTS.COM
PIETRO PLANEZIO

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PUBBLICAZIONE 52,MESE 21, DEL 28 GIUGNO 2014
NUMERO IN USCITA STRAORDINARIA: NDRANGHETA spa

PEZZANO ADRIANO (SOPRA A DESTRA)

ANGELO COBIANCHI E VIRGILIO ANSELMI (PIEVE PORTO MORONE)

RIGON ANDREA

PEZZANO PIETROGINO

PINO ZARRILLI
SCARICA DAL LINK SOTTOSTANTE L'EDIZIONE STRAORDINARIA, N.52 DEL DOSSIER PUBBLICAZIONE 52,MESE 21, DEL 26 GIUGNO 2014
NUMERO IN USCITA STRAORDINARIA:

PIEVE_PORTO_MORONE_NEWS_52


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https://pezzanoadrianoappaltimilano.wordpress.com

26 MARZO 2014, NUOVO NUMERO.

IN QUESTO 48° NUMERO:

L’ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI DI PIEVE PORTO MORONE (VIRGINIO ANSELMI) L’EREDE DEL MALAFFARE NDRANGHETISTA DI ANGELO COBIANCHI?.

LA GIUNTA LEGA NORD DI PIEVE PORTO MORONE (2004-2014) E’ STATA PROTAGONISTA DI UNO TRA I PIU’ GRAVI E SCANDALOSI CASI DI INFILTRAZIONE MAFIOSA NDRANGHETISTA DELLA STORIA LOMBARDA.

ELEZIONI TRUCCATE E VOTI DI SCAMBIO SIN DALLA PRIMA TURNATA DEL GIUGNO 2004 CON LA NOMINA DI ANGELO COBIANCHI (FUNZIONARIO E BROCKER DI BANCA MEDIOLANUM) A SINDACO.

UN PAESE RIDOTTO (IN 10 ANNI DI AMMINISTRAZIONE CRIMINALE E MANGERIE DI OGNI TIPO E LA CONSEGNA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ALLE ASTE GIUDIZIARIE MAFIOSE DEL TRIBUNALE DI PAVIA, PRESTANOME E BANCHE, ASTA GESTITA DA NOTI ESPONENTI ED AFFILIATI DELLA NDRANGHETA PDL LEGA NORD) AD UN CUMULO DI MACERIE, ALLA MERCE’ DEL CRIMINE ORGANIZZATO E DELLA MALAVITA RUMENO ALBANESE, DEI NARCOTRAFFICANTI (AIUTATI DAL COMUNE, DALLA CURIA PAVESE E CARITAS LOCALE E PAVESE) PROTETTI DAL TRIBUNALE DI PAVIA (GIANCARLO SERANGELI) E DALLA DIA DELLA NINFOMANE ILDA BOCCASSINI E CONSORTERIE VARIE DI ANGELO CIOCCA, GIANCARLO ABELLI E ROBERTO MARONI.

LA CUPOLA AFFARISTICO NDRANGHETISTA CHE INFESTA PIEVE PORTO MORONE (REALIZZATA GRAZIE ALL’OPERATO DI ANGELO COBIANCHI) AVRA’ UN EREDE (UN BURATTINO I CUI FILI SARANNO MANOVRATI DAL BURATTINAIO COBIANCHI).

VIRGINIO ANSELMI

ETERNO TIRAPIEDI DEL BOSS ANGELO COBIANCHI, SARA’ IL CANDIDATO SINDACO LEGA NORD (LISTE ANGELO CIOCCA E MARONI ROBERTO PRESIDENTE) CHE POTREBBE SOSTITUIRE (TRAMITE VOTI DI SCAMBIO E BROGLI ELETTORALI) L’ATTUALE SINDACO NDRANGHETISTA ANGELO COBIANCHI.

RISCHI CONCRETI DI QUESTO INCIUCIO SONO UNA CERTEZZA.

SI RAMMENTA CHE L’ATTUALE SINDACO ANGELO COBIANCHI (LE SUE AMMINISTRAZIONI HANNO TRASFORMATO PIEVE PORTO MORONE E LIMITROFI NELLA LOCRIDE DEL PAVESE, MERCATO IMMOBILIARE BLOCCATO DA 10 ANNI, IL 90% DEL CATASTO PROSSIMO ALLE ASTE GIUDIZIARIE TRUCCATE, FUGA DI RESIDENTI, ABUSIVISMO DI MAFIA RUMENA ALBANESE E NORD AFRICANA ED UCRAINA).

UN PAESE A PEZZI CHE VEDE SPERPERI, RUBERIE, MAFIA E MANGERIE, LA NOMINA DI ANGELO COBIANCHI A COMMISSARIO DEL CONSORZIO ACQUE VILLORESI EST (COMPETENTE PER L’AREA EXPO 2015) TRAMITE LISTE TRUCCATE CHE VEDONO LA PRESENZA DI NOMINATIVI DI PERSONE MORTE E DI EXTRACOMUNITARI PRIVI DI CITTADINANZA.

LA REALIZZAZIONE DI UN ASILO ORMAI DECREPITO E PROSSIMO ALLA DEMOLIZIONE (FONDAMENTA PRIVE DEI REQUISITI EDILI DI IMPERMEABILIZZAZIONE DALLA FALDA ACQUIFERA CON CEDIMENTI E ASSESTAMENTI DA INSTABILITA’).

LA REALIZZAZIONE DI UN OSTELLO DELLA GIOVENTU’ ABUSIVO E MAI REGISTRATO ALLA PROVINCIA E PROSSIMO ALLA DEMOLIZIOE (OLTRE 300.000 EURO PRELEVATI, SENZA AUTORIZZAZIONE PROVINCIALE DALLE CASSE COMUNALI E DESTINATI AD ALTRI FONDI).

124.000 EURO DI FONDI PROVINCIALI PER LA MANUTENZIONE DELLA RETE STRADALE DI COMPETENZA SPARITI NEL NULLA (NON SI CONTANO, IN 10 ANNI, I SERVIZI GIORNALISTICI E TELEVISIVI CHE DENUNCIAVANO LO STATO DI ABBANDONO DELLA RETE VIARIA LIMITROFA A PIEVE PORTO MORONE … NON SI ASFALTANO PIU’ STRADE DAL 2003, DA QUANDO E’ SUBENTRATO COBIANCHI).

AZIENDE CHE TRAMITE IL VOTO DI SCAMBIO EVADONO IL FISCO (TRA QUESTE LA TORCITURA PADANA, MA LA LISTA E’ LUNGA), UN PAESE TRASFORMATO IN UNA DISCARICA DI VELENI (DISCARICHE CHIMICO INDUSTRIALI SPARSE PER TUTTO IL PAESE E NELLE GOLENE DEL PO E RELATIVO PARCO ALLUVIONALE, ROGGE TRASFORMATE IN FOGNE CHIMICHE A CIELO APERTO, AZIENDE ZOOTECNICHE CHE SCARICANO GLI SCARTI ANINALI DI MACELLAZIONE DIRETTAMENTE NELLE ROGGE, NEI CAMPI E PERSINO NELLE STRADE DEL PAESE.

CENTINAIA DI PROCESSI PENALI (E RELATIVE CONDANNE) INFLITTI A “OPPOSITORI” CHE NE DENUNCIAVANO LE GRAVI MALEFATTE, PREPOTENZE E MANGERIE.

DECINE DI OMICIDI OCCULTATI NEL TERRITORIO (LA CATENA SERIALE DI CRIMINI EBBE AVVIO CON L’INSEDIAMENTO DI COBIANCHI A SINDACO), TRA QUESTI, IL PIU’ NOTO, QUELLO DI CECILIA BERETTA, UCCISA DALLA MAFIA RUMENO ALBANESE DI PIEVE PORTO MORONE IN PIEVE PORTO MORONE!.

IL PAVESE ORIENTALE (COMUNI COMPRESI TRA CORTEOLONA, BELGIOIOSO, CASTEL S. GIOVANNI, STRADELLA) E’ DIVENTATO (GRAZIE A COBIANCHI, LEGA NORD) UN QUADRILATERO DI CADAVERI MORTI AMMAZZATI, NARCOTRAFFICO E RAFFINERIE DELLA DROGA, MERCATO PEDO PORNOGRAFICO, DEGRADO, DISCARICHE ABUSIVE DI OGNI VELENO POSSIBILE, INFESTAZIONI DI RATTI E DISASTRI AMBIENTALI DI OGNI GENERE (CONSEGUENZA DEL CONTROLLO MAFIOSO DI ASL E COMUNI).

QUESTO SCENARIO CREA POTERE E RICCHEZZE ALLA NDRANGHETA ED ALLE MASSONERIE AFFARISTICHE PAVESI CHE PRETENDONO UN EREDE A QUESTO SCEMPIO LUCROSO.

L’EREDE SARA’

VIRGINIO ANSELMI ?

CHE NEGLI ANNI PASSATI SI CANDIDO’ COME SINDACO LEGA NORD NELLE STESSE LISTE DI COBIANCHI E CHE NE POPTREBBE DIVENTARE L’EREDE SINO AL 2024!


pezzanoadriano.atwebpages.com

-TRIBUNALE DI MILANO: SECRETAZIONE DEL CSM ESPOSTO DI ROBERTO ROBLEDO:

NOTO A TUTTI L’ESPOSTO PRESENTATO DA UN EX “PUPILLO” DEL MAGISTRATO “IMMONDO”, ILDA BOCCASSINI (NEGLI ANNI ’80 E ’90 NUMEROSI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI PER CONDOTTE SESSUALI OSCENE NEGLI UFFICI DEL TRIBUNALE DI MILANO E NELLA EX PRETURA E PER ABUSI E VIZI PROCEDURALI GRAVI (NEGLI ANNI ’90 BORRELLI E SPATARO NON LA VOLEVANO NEL LORO PULL DI MAGISTRATI E NE CHIESERO L’ESPULSIONE DALL’ORDINE).

CHE IL TRIBUNALE DI MILANO SIA, DA OLTRE 22 ANNI, TEATRO DI CORRUZIONE E LOTTIZZAZIONE POLITICA LOMBARDA NON SAREBBE PER NULLA UNA NOVITA’.

CHE TALE DENUNCIA PROVENISSE DA UN SOSTITUTO PROCURATORE (ALBERTO ROBLEDO A CUI ROBERTO MARONI DEVE LA PRESIDENZA ALLA SEGRETERIA LEGA NORD E LE PRESIDENZE AL GOVERNO REGIONE LOMBARDIA ED ALLA COMMISSIONE LAVORI EXPO 2015) NON ERA AFFATTO NOVITA’.

PROBABILMENTE ROBLEDO, DOPO AVER FEDELMENTE SERVITO LA MAFIA MASSONICO NDRANGHETISTA DI ILDA BOCCASSINI ED EDMONDO BRUTI LIBERATI E GRECO, SI ASPETTAVA DI PRENDERNE IL POSTO CON SIMILI AVANZAMENTI DI CARRIERA (GRAZIE A ROBLEDO, IL FALSO SCANDALO LEGA NORD-FINMECCANICA, DOVE LE COLPE VENNERO TUTTE ADDOSSATE AD UMBERTO BOSSI, MENTRE LA LEGA NORD ERA DA SEMPRE FINANZIARIAMENTE GESTITA DAL MARITO DI EMILIA MACCHI, NIPOTE DEI FONDATORI DELL’ATTUALE FINMECCANICA).

DEL RESTO L’EX TESORIERE LEGA NORD, IL NDRANGHETISTA ROBERTO BELSITO (EX CDA DI FINMECCANICA) DEVE LA SUA PRESENZA, SIA IN LEGA, CHE NELLA DIRIGENZA FINMECCANICA PROPRIO A ROBERTO MARONI, COLUI CHE FINANZIO’, NEL MARZO 2012, IL PROCESSO CONTRO IL “CERCHIO MAGICO” CHE PERMISE A MARONI DI PRENDERE IL CONTROLLO DELLA SEGRETERIA DELLA LEGA NORD E DI CANDIDARSI A GOVERNATORE REGIONALE (ELEZIONI VINTE TRAMITE FILME FALSE, BROGLI E VOTI DI SCAMBIO CON MODALITA’ IDENTICHE A QUELLE DELL’AVVOCATO NOVARESE ROBERTO COTA).

ORA ROBLEDO, ACCORTOSI CHE LA SUA AMICA (E CORREGIONALE) , LA IMMONDA ILDA BOCCASSINI, LO HA USATO PER TORNACONTI PERSONALI E POLITICI, HA MOSTRATO QUALCHE SEGNO DI RIBELLIONE SEGNALANDO AL CSM LA LOTTIZZAZIONE POLITICA ED IL MALAFFARE (CHE IL SOTTOSCRITTO DENUNCIA DAL 2008) DEL TRIBUNALE DI MILANO.

(SI RAMMENTA CHE LE ASSOLUZIONI DI BOSS DELLA NDRANGHETA E AFFILIATI COME CARLO CHIRIACO E L’AVVOCATO PDL PIETRO TRIVI (ASSESSORE COMUNE DI PAVIA E DIRIGENZE ASL) PER MANO DEL POOL NDRANGHETISTA PAVESE COSTITUITO ANCHE DAL GIUDICE FILO MAFIOSO (LUIGI RIGANTI) CHE HA CONDANNATO VITTIME DI MAFIA REE DI AVER DENUNCIATO INFILTRAZIONI NDRANGHETISTE E MALAFFARE (ANGELO COBIANCHI , SINDACO DI PIEVE PORTO MORONE) E ASSOLTO MAFIOSI DEL CALIBRO DI CARLO CHIRIACO E PIETRO TRIVI E PER NON AVER MAI INDAGATO SU AFFILIATI MAFIOSI COME ANGELO COBIANCHI MA ANCHE PER GIANCARLO ABELLI, HANNO TROVATO CONFERMA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI MILANO (LA BOCCASSINI, EX AGENTE CI

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